martedì 22 gennaio 2013

DA NECESSITA' VIRTU'

Non avere nulla nella tua casa che tu non sappia essere utile o che tu creda sia bello. Wiliam Morris

Questo è sempre stato il mio principio di base. Anche se la mia casa, come quella di tanti che come me amano questo stile, sembra sia piena di roba, in realtà non contiene nulla che non sia utile (io uso tutto, i piatti non sono solo in esposizione, le candele le accendo, le lanterne illuminano la terrazza di sera, al posto della luce elettrica....) o che non sia assolutamente certa che sia bello! Anche la cosa più semplice ed economica può essere bella e diventare così anche utile, perché mi da gioia quando la guardo.
Questa tovaglietta era tanto carina, ma una mia amica l'aveva usata per fare la polvere, col risultato che c'erano delle macchie indelebili che la rovinavano irrimediabilmente. Così ho pensato di coprire le macchie con un centrino, poi un altro, qui e la' senza un criterio di dimensioni, disposizioni e colori, ma solo in modo UTILE a coprire le macchie. Il risultato è stato davvero bello, tanto che la tovaglia fu fotografata per Country Chic e pubblicata.
Questa mia proposta poi è stata applicata anche a migliorare delle tovaglie, di un bel tessuto, non macchiate ma anonime.

Utile e bella.

lunedì 21 gennaio 2013

LE IMMAGINI RACCONTANO

Ho sempre amato le agende e anche ora che con l'I-Phone ne potrei fare a meno, non mi risolvo a rinunciarvi. Quest'anno ho aspettato, ho rimandato l'acquisto della mia solita Moleskine, ma quando Lello è tornato dall'ufficio con quell'agenda rossa non ho resistito.
Il problema è che l'agenda rossa era un po' troppo grande, aveva in copertina il logo di una società di finanziamenti e aveva una pagina con tutti i giorni della settimana e di fronte ad ogni settimana una pagina vuota.
Ma me ne sono impossessata lo stesso, perchè io l'agenda la uso al contrario...e avevo un po' di giorni arretrati da ricordare. Mi spiego: se normalmente su un'agenda si scrive, per es.: dentista ore 17.00, appuntamento con Sig.ra XX ore 9.00 e così via, io invece gli appuntamenti li ricordo a memoria o li affido a innumerevoli post-it sparsi per la casa. Poi, uno o due giorni dopo scrivo sull'agenda quello che ho già fatto, tipo, alle 17,00 del giorno 8 gennaio sono andata dal dentista.
Magari è un metodo poco ortodosso ma per me funziona così. L'agenda è anche la mia coscienza, quando sono giù e penso di non aver combinato nulla nei giorni o nelle settimane precedenti, la apro e trovo piccoli attimi di vita vissuta, giornate riempite di piccole cose ma preziose. Ricordo una arrabbiatura o un mal di testa...Ma anche l'incontro con un'amica e il giorno che ho aiutato mio padre, ormai cieco, a firmare una ricevuta, guidandogli la mano con la mia.
L'agenda customizzata
Ho abbellito l'agenda che mi è stata regalata, ricoprendola di adesivi di Accessorize, che non sapevo come usare.
Ho trovato anche un modo di riempire la pagina vuota, a fronte di quella con tutti i giorni della settimana, applicandovi alcune foto che rappresentano quello che ho fatto.

Così arriviamo ad oggi...un lunedì mattina un po' triste, con la pioggia e una figlia che va a scuola malaticcia e ad un certo punto ritorna a casa perchè sta peggio. Uno di quei lunedì che vedi tutto nero. Penso alla settimana trascorsa, per raccontare alla mia agenda cosa è successo e trovo solo il vuoto. Giornate scandite dal nulla e finite con una stanchezza più grande di quella che avrei provato se mi fossi data da fare.
Dovrei anche mettere le immagini della settimana sulla pagina vuota. Ma non mi viene in mente niente.


Ma le immagini ci sono, sul cellulare, su Facebook, su Instagram, e di colpo sono tantissime. E mi ricordano il mio onomastico con le mie figlie e Lello che mi hanno regalato l'occorrente per cucinare le crepes, un album da disegno e un mazzo di rose.

I piatti a cuore per l'anniversario
Una ciotola e un piatto da portata a cuore
Le rose per il mio onomastico
L'occorrente per le crepes


L'album da disegno












Ieri poi era il nostro anniversario di matrimonio, e anche se Lello doveva lavorare, ci siamo regalati i piatti a cuore, scendendo pochi gradini ed andando a prenderli nel mio laboratorio. Poi c'è stato il giorno che mio fratello è arrivato dall'Olanda e ci siamo visti un salto per un saluto. Il giorno che mi sono arrivati i sacchi di Juta ordinati su E-bay ed ero eccitatissima e pensavo a come utilizzarli.
Poi ieri ho ideato una nuova etichetta per le creazioni vintage di Cilli studio.
Le immagini raccontano. Raccontano quanto cose hai vissuto anche se tu non dai loro importanza perche ti senti giù.
L'etichetta vintage

I sacchi del caffè

L'uomo che ho sposato 21 anni fa
Ora la mia agenda non ha più spazio e le foto le ho dovute stampare piccolissime. Dalle tante cose che ho fatto.


lunedì 14 gennaio 2013

The healing home

In questo periodo, diciamo non troppo leggero, dove sembra che, sia i problemi di tutti noi, come comunità, che i problemi personali siano insormontabili o perlomeno difficili da risolvere; in questo periodo dove la frustrazione di non riuscire ad arrivare una soluzione e di non potere, solo con la forza della propria volontà, cambiare le cose; in questo periodo in cui anche la stagione non è favorevole e le nebbie dell'inverno si insinuano nei nostri respiri, nei nostri occhi ed entrano nelle nostre case dalle finestre, anche quando sono chiuse; in questo periodo la nostra casa diventa un rifugio e un nido ancora più prezioso. 
Non voglio dare una soluzione semplicistica, dopo che finora ho parlato di grossi problemi, ma solo una piccola indicazione riguardo a cosa ci potrebbe fare sentire meglio. Intanto, poi, su questo Blog si parla di casa, di decorazione e di nido, perciò è esattamente di questo che io vi parlerò.


Vi parlerò di una coperta di lana lavorata ai ferri, da avvolgersi intorno al corpo nelle sere stanche e fredde, quando finalmente ci si siede sul divano con il libro preferito (i miei libri preferiti sono i Thriller, preferibilmente scandinavi e preferibilmente sanguinosi), una coperta lavorata ai ferri, in un pezzo unico, di un caldo colore beige. 
Vi parlerò dei cuscini ricavati dai vecchi sacchi,con due fiocchi annodati per rendere il contrasto.
Vi parlerò di un cuscino a forma di cuore che ho cucito un giorno che avevo voglia di farmi un regalo e di un cuscino stampato come una vecchia cartolina.

Poi vi dirò di uscire, di stare con gli amici, di vedere la vostra città, anche se avvolta nella nebbia, perchè la casa serve a consolare, a guarire, per dare la forza di ritornare nel mondo.